Come affrontare un'arma da taglio

Difesa da Coltello: Facciamo Una Volta per Tutte Chiarezza

Quando si parla di difesa personale da coltello, si entra in un terreno delicato e spesso frainteso, soprattutto nel vasto universo di video e tutorial che popolano il web. È arrivato il momento di mettere ordine e fare chiarezza, una volta per tutte.

Categorie

Scuole

Formazione

Ambito

Difesa

Anno

2024

La verità scomoda: la difesa da coltello non è per tutti

Partiamo da un punto fermo: non stiamo dicendo che la difesa da coltello non esista. Esistono persone altamente addestrate, appartenenti a reparti speciali e forze dell’ordine, che sanno come affrontare situazioni estreme, inclusi i tentativi di disarmo. Ma si tratta di professionisti, che dedicano anni ad allenamenti intensivi e specifici.

Per tutti gli altri – ovvero la stragrande maggioranza delle persone – pensare di potersi difendere da un coltello grazie a qualche lezione vista su YouTube o con allenamenti approssimativi è semplicemente pericoloso e illusorio.

Gli strumenti di allenamento: non sono tutti uguali

Nel mondo dell’addestramento alla difesa da coltello, vengono usati diversi strumenti, tra cui:

  • Coltelli da addestramento professionali, utilizzati dai corpi speciali. Sono realistici nella forma, ma non tagliano.

  • Coltelli di legno o plastica, quelli che si vedono comunemente nei video online.

  • Coltelli con punta, anche se non tagliano, presentano un’estremità acuminata che suscita una reazione istintiva nel corpo.

La domanda è: qual è il più realistico?

La risposta è semplice: quello con la punta appuntita. Perché? Perché il nostro cervello e il nostro corpo reagiscono in modo diverso alla vista di una punta minacciosa. Non è solo una questione di tecnica: è istinto, paura, riflesso. Un coltello "vero", anche se non affilato, crea una condizione psicofisica completamente diversa rispetto a uno di legno o gomma.

Il rischio dell’illusione

Allenarsi con strumenti "inoffensivi" può far sentire sicuri, ma questa è un’illusione pericolosa. Se il tuo corpo non è abituato a reagire a una vera minaccia (o quanto meno a qualcosa che la simula realisticamente), l’allenamento rischia di essere inutile o addirittura controproducente.

Un consiglio diretto e onesto

Se non fai parte di forze dell’ordine o corpi speciali, allenarti pensando di poter disarmare un aggressore armato di coltello non è solo inutile, è potenzialmente dannoso. Il rischio di farsi male – sul serio – è altissimo.

La miglior difesa, per chi non è un professionista, è la prevenzione, la prudenza e, se necessario, la fuga. L’allenamento alla difesa personale deve sempre essere accompagnato da consapevolezza, realismo e rispetto per i limiti del corpo umano.


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