La consapevolezza anticipatoria nella difesa personale: prevedere, non reagire.

Consapevolezza anticipatoria
Un’aggressione reale è sempre improvvisa, veloce e violenta. Ma non tutti reagiamo allo stesso modo a quella tempesta emotiva. La differenza non la fa solo l’allenamento fisico, ma anche come il nostro cervello interpreta la minaccia.
C’è chi congela. C’è chi esplode. C’è chi agisce lucidamente.
Questo dipende da molti fattori: carattere, esperienza, temperamento, stato d’animo, senso di autoefficacia.
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Formazione
Ambito
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Anno
2024
Ma esiste un concetto chiave, spesso trascurato: la consapevolezza anticipatoria.
Conoscere le dinamiche reali di un’aggressione, sapere cosa può accadere e quando, permette al cervello di prepararsi prima.
Proprio come un esperto di scacchi che prevede cinque mosse avanti, chi conosce i segnali premonitori di un attacco non si fa sopraffare, ma gestisce.
Il risultato? Il corpo rilascia la giusta quantità di adrenalina e di cortisolo — quella che non paralizza, ma ottimizza lucidità, riflessi e reazione.
Allenare la mente a leggere la realtà prima che accada è uno degli strumenti più potenti per la difesa personale.
Perché non vince chi reagisce meglio. Vince chi è già un passo avanti.
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